SP. CITTÀ DI FIUMICINO, BECHINI NON È SAZIO: ” VOGLIAMO CHIUDERE IN BELLEZZA LA NOSTRA GRANDE STAGIONE “

adminBeppeviola 11/05/2016
SP. CITTÀ DI FIUMICINO, BECHINI NON È SAZIO: ” VOGLIAMO CHIUDERE IN BELLEZZA LA NOSTRA GRANDE STAGIONE “

A cura di Roberto Matrisciano

Quella appena conclusa, è stata la stagione del trionfo per i Giovanissimi Regionali dello Sporting Città di Fiumicino, capaci di superare la concorrenza di squadre molto forti come Grifone Monteverde e DLF Civitavecchia e di brindare al successo nel Girone A, che vale la promozione nel campionato Elite.

La guida di questo bellissimo gruppo è un allenatore dall’importante passato calcistico. Lui è Maurizio Bechini, che alla vigilia dei sorteggi del XXXIII Beppe Viola, ci racconta la splendida annata del “City” e di come lui e tutto il gruppo stiano vivendo l’attesa per l’inizio della “Champions League” del calcio giovanile.

Mister, partiamo subito dalla vittoria del campionato. Ci descriva questa annata strepitosa.

“È stato un trionfo, e tutto questo grazie a dei ragazzi stupendi, che hanno dimostrato una grande coesione e unione d’intenti.

Siamo arrivati davanti a squadre forse più tecniche di noi, come Grifone Monteverde e DLF Civitavecchia, grazie allo spirito di gruppo, alla scaltrezza dei miei ragazzi e alla loro disciplina nell’essere già degli atleti, cosa a cui io tengo molto. Sono tre anni che alleno questi ragazzi e di soddisfazioni ce ne siamo tolte davvero tante e dispiace che questo sia l’ultimo insieme. Ci tengo a sottolineare che oltre alla vittoria del campionato, abbiamo primeggiato anche nella coppa disciplina, e questo per noi è grande motivo d’orgoglio. Merito della società e anche mio, che abbiamo trasmesso dei giusti valori ai ragazzi, che sono stati altrettanto bravi a recepire i nostri insegnamenti.

Forse nessuno lo sa, ma negli ultimi mesi ho preso in carica anche i ragazzi del 2000. Sembravano spacciati, ma grazie ad un grande finale ci siamo salvati con ben due turni di anticipo. Non nego che allenare due squadre contemporaneamente è stata una grande fatica, ma ampiamente ripagata dai risultati ottenuti e dalle soddisfazioni che questi due gruppi di giovani calciatori mi hanno dato “.

Prima dei saluti però, c’è da disputare un torneo prestigioso come il Beppe Viola. Ci arrivate con il morale altissimo, ma quali sono i vostri reali obiettivi ?

Daremo il massimo come sempre perché vogliamo onorare al massimo questo prestigioso torneo. Siamo ambiziosi e i ragazzi sono carichi perché il Beppe Viola rappresenta il top, è una grande vetrina e vogliamo chiudere in bellezza la stagione .

So che ci sono squadre più blasonate e preparate di noi a questi livelli, dunque non voglio fare il presuntuoso, ma almeno voglio puntare al passaggio del turno, che rappresenterebbe già un buon successo per noi “.

Per lei parla una carriera di tutto rispetto, dove è stato spesso e volentieri in grandi piazze. Qual’è l’esperienza a cui è rimasto più legato ?

È vero, ho avuto la fortuna di giocare in grandi piazze come Latina, Civitavecchia, Pomezia, Campobasso, con la Sambenedettese in Serie C, con l’ Ostia Mare in Serie D, a Terni per tre anni. Forse potevo ottenere qualcosa in più, ma comunque ricordo con molta felicità le esperienze con la Castrense del mitico Camilli, a cui sono davvero rimasto molto legato e la bellissima avventura a Latina “.

Ha mai disputato il Beppe Viola da calciatore ?

No, perché a quell’età passai subito negli Allievi Nazionali del Campobasso, dunque anche per me questa sarà la prima esperienza in questo torneo “.

Passiamo al Bechini allenatore. Cosa si cerca di insegnare a dei ragazzi così giovani, oltre all’aspetto tecnico o tattico ?

Penso di essere un allenatore vecchia maniera, e cerco di insegnare loro a diventare dei calciatori veri, ma prima ancora a diventare uomini. Curare l’alimentazione ad esempio, aspetto fondamentale per ogni atleta. Poi lo spirito di sacrificio, che deve essere al primo posto in ogni mia squadra, la disciplina e il rispetto degli altri compagni. Se si dimostra scarso impegno o si saltano gli allenamenti per motivi non seri, puoi essere anche un fenomeno, ma con me si parte dalla panchina.

Quello che hanno insegnato a me, cerco di trasmetterlo ai miei ragazzi, che in questi anni devo dire sono stati davvero eccezionali nel recepire le mie linee guida, e i risultati parlano per noi. Ma la più grande soddisfazione l’abbiamo avuta con Carmine Cibei, unico giocatore del campionato regionale ad essere stato convocato dalla rappresentativa. Sono queste le gioie più grandi per un allenatore, frutto del buon lavoro che è stato fatto durante la stagione “.