Road to Viterbese – Ladispoli, le parole di Bosco

adminBeppeviola 14/06/2016

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Di Alessandro Bastianelli

Un campionato importante con gli Allievi alle spalle, i galloni di condottiero della prima squadra in Eccellenza all’orizzonte, ma il presente di Pietro Bosco è il Beppe Viola.

L’allenatore ha trascinato i rossoblù alle semifinali compiendo un’impresa ai quarti, quando il Tor di Quinto si è arreso al gol di Galluzzo ed all’organizzazione dei tirrenici, che hanno soffocato la verve degli avversari con una squadra corta e stretta fra i reparti.

Adesso, c’è la Viterbese, la formazione che forse più somiglia ai blues, dotata di grandi talenti in avanti come Caon e di una difesa molto organizzata, oltre a tanta fisicità.

Siamo andati a trovarlo per scrutare emozioni, sensazioni e stato d’animo alla vigilia della semifinali contro la squadra della Tuscia.

Buongiorno Bosco, il suo Ladispoli è in semifinale dopo l’impresa con il Tor Di Quinto.

Come avete preparato la gara con i blues?

Io preparo tutte le gare alla stessa maniera, secondo l’imperativo del gioco, non importa se affrontiamo il Tor di DSC_9527 [640x480]Quinto o una squadra dei Provinciali.

Non mi piace caricare i ragazzi e imporgli la vittoria come diktat, conosco i 2001 da un mese ed il mio lavoro con loro è stato soprattutto mentale: occorreva spogliarli dalle pressioni e restituirgli il piacere di giocare a calcio.

Grazie alla tranquillità hanno trovato anche le motivazioni per ottenere un grandissimo successo contro il Tor di Quinto, la mia speranza è quella di lasciar loro qualcosa, oltre che di arrivare in finale.

Adesso vi tocca la Viterbese, altra squadra molto fisica e dotata di diversi talenti lì d avanti.

Come si affronta una gara del genere?

Mi aspetto una partita bella da vedere, o almeno lo spero.

Incontriamo una squadra che, stando a quanto ho visto ai quarti di finale, è molto dotata fisicamente ed ha dei giocatori importanti, già pronti per un futuro da professionisti.

Sono forti, ma li dobbiamo affrontare divertendoci e con personalità

Parola d’ordine per domani mister.

Siamo in ballo e dobbiamo ballare, senza l’assillo del successo ma stando attenti a fare i passi giusti.

Poi quel che viene, viene, ma dobbiamo dare il massimo per noi stessi.

Torniamo un attimo al girone che avete vinto.

Qual è stata la scintilla che, dopo il pareggio all’esordio, vi ha fatto cambiare marcia?

La scintilla c’è stata nella seconda partita, quando abbiamo offerto una prova importante ed ottenuto una scossa DSC_9585 [640x480]grazie grazie alla tranquillità che siamo riusciti a infondere nel gruppo.

Abbiamo giocato semplicemente e con tranquillità, per noi è già un successo: a questi livelli non è facile perché c’è molta pressione, siamo riusciti a tranquillizzare i ragazzi e con la testa sgombra hanno ottenuto un grandissimo risultato.

Ladispoli si conferma come piazza attenta ai giovani ed al settore giovanile, nonostante la lontananza da Roma.

Qual è il segreto della ricetta dei rossoblu?

Il segreto è credere sempre nella bontà del proprio lavoro.

Sono qui da tre anni, ma il cambio di passo che negli ultimi anni c’è stato è sotto gli occhi di tutti. I dirigenti dei Ladispoli hanno lavorato bene, qui si fanno sempre campionati molto importanti ma con l’intento di crescere i giocatori, prima ancora che vincere.

Ci mettiamo tanta passione e competenza, guardando sempre al futuro e mai ai successi immediati.