N.T.T.TESTE, LA CARICA DI ALFONSI DOPO LA DELUSIONE IN CAMPIONATO: “DAL BEPPE VIOLA VOGLIAMO IL MASSIMO RISULTATO”

adminBeppeviola 06/05/2016
N.T.T.TESTE, LA CARICA DI ALFONSI DOPO LA DELUSIONE IN CAMPIONATO: “DAL BEPPE VIOLA VOGLIAMO IL MASSIMO RISULTATO”

 

A cura di Andrea Curati de Pietro

Con il sogno finale sfumato domenica scorsa tra le mura del Candiani, la N.T.T.Teste di Gianluca Alfonsi è pronta a cercare riscatto in nulla delle manifestazioni con le quali ha più feeling: il Torneo Beppe Viola.

I rossoblù, infatti, hanno conquistato per ben 3 volte l’ambito trofeo e sono i più titolati nella trentennale storia della Champions League dei Giovanissimi.

Il tecnico romano ha raccontato ai nostri microfoni la sua esaltante stagione, non nascondendo un velo d’amarezza per l’esito dell’incontro con il Tor di Quinto…

Alla luce degli ultimi risultati che hanno condizionato la vittoria finale, che somme si possono tirare a fine campionato?

“Sicuramente nell’ambiente della Nuova Tor Tre Teste c’è molto rammarico e delusione per questo epilogo di stagione, il nostro obiettivo era la vittoria, al quale da sempre la nostra società ambisce. Durante tutto l’arco del campionato abbiamo dato prova della nostra forza nonostante le eccellenti cessioni estive sostituite molto adeguatamente dalla società. Il gruppo è di un valore molto alto, sono certo che molti di questi ragazzi avranno un ottimo futuro e raggiungeranno alti obiettivi.”

Un’annata sostenuta a massimi livelli, con più di cento reti messe a segno e pochissime subite con una sola sconfitta e 21 vittorie stagionali, cosa è successo nel finale di stagione?

“Il calcio è fatto da episodi e circostanze più o meno prevedibili. Forse ci è mancata quella concentrazione in più che è fondamentale in queste occasioni. Siamo arrivati allo scadere della regular season con uno stato psicofisico non eccellente a causa di una lunga e intensa stagione piena di impegni. Problemi fisici e tecnici ci hanno condizionato notevolmente anche nelle scelte obbligate che ho dovuto fare. Anche ai quarti con il Tor di Quinto, abbiamo trovato una formazione che ci ha concesso poco e successivamente in una situazione da calcio piazzato ci ha puniti. Sicuramente continueremo a lavorare come abbiamo sempre fatto. I risultati negativi non cancellano tutta la fatica e tutti i miglioramenti che la rosa ha raggiunto in questo anno.”

Il gemellaggio con la Fortitudo sta dando i frutti che desideravate?

“Personalmente credo che non abbia incisivo in maniera determinante, ma di questa situazione si occupa la società e credo si adopereranno per migliorare sempre e creare sviluppi positivi in questa collaborazione. Conosco personalmente mister Corsi (Allenatore Giovanissimi Elite Fortitudo) e anche loro hanno fatto un ottimo campionato raggiungendo la salvezza con diverse giornate di anticipo.”

A breve comincerà la XXXIII edizione del Torneo Beppe Viola, quali sono le sue sensazioni e qual è il vostro obiettivo sia a livello di risultati sia per quanto riguarda la crescita dei ragazzi?

“Il Torneo Beppe Viola è una delle più prestigiose manifestazione di categoria a cui i ragazzi possano partecipare. E’ organizzato nei minimi dettagli e il livello è decisamente alto. I ragazzi possono apprendere numerosi insegnamenti sia a livello tattico che di vita. Andremo lì per dire la nostra senza tirarci indietro e puntare l’obiettivo finale chiudendo l’anno con un successo. Abbiamo l’obbligo di ripartire subito senza piangerci addosso consapevoli della nostra forza e del nostro valore. Metteremo in campo sicuramente più furbizia e più attenzioni a singolari situazioni.”

Secondo lei quali saranno le protagoniste di questa edizione?

“Le formazioni che sono arrivate in fondo alle finali saranno delle avversarie temibili e favorite, inoltre una squadra che ho visto giocare durante l’anno che mi ha impressionato è certamente il Savio che non ha centrato la qualificazione alle finali per un soffio.”

Per quanto riguarda il ruolo dell’allenatore, quanta percentuale si può dare ai compiti che deve svolgere, più tattico o più educatore?

“Il ruolo che deve ricoprire il mister deve essere completo, a 360 gradi. Deve aiutare il ragazzo a crescere sia tecnicamente che umanamente. Considerando che i ragazzi stanno con me e lo staff molti pomeriggi a settimana, anche noi abbiamo una fetta grande di responsabilità per il loro l’insegnamento e la loro l’educazione.”

Qual è la sua filosofia di gioco?

“In linea con i principi della società il nostro obiettivo è quello di rendere il giocatore pronto per vetrine più importanti. Aiutarlo tecnicamente in relazione al gruppo. Io credo nel bel gioco manovrato e nel collettivo.”

Data l’uscita di scena anche nei playoff ai quarti contro il Tor di Quinto, la società ha intenzione di investire nuove forze per provare a vincere il campionato l’anno prossimo?

“La Società volge la testa sempre verso obiettivi più importanti e non sarà una delusione a fermarla, anzi il loro ottimo lavoro continuerà e migliorerà sempre di più.”