Di Alessandro Bastianelli
Un campionato importante con gli Allievi alle spalle, i galloni di condottiero della prima squadra in Eccellenza all’orizzonte, ma il presente di Pietro Bosco è il Beppe Viola.
L’allenatore ha trascinato i rossoblù alle semifinali compiendo un’impresa ai quarti, quando il Tor di Quinto si è arreso al gol di Galluzzo ed all’organizzazione dei tirrenici, che hanno soffocato la verve degli avversari con una squadra corta e stretta fra i reparti.
Adesso, c’è la Viterbese, la formazione che forse più somiglia ai blues, dotata di grandi talenti in avanti come Caon e di una difesa molto organizzata, oltre a tanta fisicità.
Siamo andati a trovarlo per scrutare emozioni, sensazioni e stato d’animo alla vigilia della semifinali contro la squadra della Tuscia.
Buongiorno Bosco, il suo Ladispoli è in semifinale dopo l’impresa con il Tor Di Quinto.
Come avete preparato la gara con i blues?
Io preparo tutte le gare alla stessa maniera, secondo l’imperativo del gioco, non importa se affrontiamo il Tor di ![DSC_9527 [640x480]](https://www.torneobeppeviola.it/wp-content/uploads/2016/06/DSC_9527-640x480-150x150.jpg) Quinto o una squadra dei Provinciali.
Quinto o una squadra dei Provinciali.
Non mi piace caricare i ragazzi e imporgli la vittoria come diktat, conosco i 2001 da un mese ed il mio lavoro con loro è stato soprattutto mentale: occorreva spogliarli dalle pressioni e restituirgli il piacere di giocare a calcio.
Grazie alla tranquillità hanno trovato anche le motivazioni per ottenere un grandissimo successo contro il Tor di Quinto, la mia speranza è quella di lasciar loro qualcosa, oltre che di arrivare in finale.
Adesso vi tocca la Viterbese, altra squadra molto fisica e dotata di diversi talenti lì d avanti.
Come si affronta una gara del genere?
Mi aspetto una partita bella da vedere, o almeno lo spero.
Incontriamo una squadra che, stando a quanto ho visto ai quarti di finale, è molto dotata fisicamente ed ha dei giocatori importanti, già pronti per un futuro da professionisti.
Sono forti, ma li dobbiamo affrontare divertendoci e con personalità
Parola d’ordine per domani mister.
Siamo in ballo e dobbiamo ballare, senza l’assillo del successo ma stando attenti a fare i passi giusti.
Poi quel che viene, viene, ma dobbiamo dare il massimo per noi stessi.
Torniamo un attimo al girone che avete vinto.
Qual è stata la scintilla che, dopo il pareggio all’esordio, vi ha fatto cambiare marcia?
La scintilla c’è stata nella seconda partita, quando abbiamo offerto una prova importante ed ottenuto una scossa ![DSC_9585 [640x480]](https://www.torneobeppeviola.it/wp-content/uploads/2016/06/DSC_9585-640x480-150x150.jpg) grazie grazie alla tranquillità che siamo riusciti a infondere nel gruppo.
grazie grazie alla tranquillità che siamo riusciti a infondere nel gruppo.
Abbiamo giocato semplicemente e con tranquillità, per noi è già un successo: a questi livelli non è facile perché c’è molta pressione, siamo riusciti a tranquillizzare i ragazzi e con la testa sgombra hanno ottenuto un grandissimo risultato.
Ladispoli si conferma come piazza attenta ai giovani ed al settore giovanile, nonostante la lontananza da Roma.
Qual è il segreto della ricetta dei rossoblu?
Il segreto è credere sempre nella bontà del proprio lavoro.
Sono qui da tre anni, ma il cambio di passo che negli ultimi anni c’è stato è sotto gli occhi di tutti. I dirigenti dei Ladispoli hanno lavorato bene, qui si fanno sempre campionati molto importanti ma con l’intento di crescere i giocatori, prima ancora che vincere.
Ci mettiamo tanta passione e competenza, guardando sempre al futuro e mai ai successi immediati.

















