Vis Aurelia, Di Giovanni sul Beppe Viola: “Regala sensazioni indescrivibili, è un torneo unico”

adminBeppeviola 19/04/2019
Vis Aurelia, Di Giovanni sul Beppe Viola: “Regala sensazioni indescrivibili, è un torneo unico”

(A cura di Valerio Bertolelli)

All’avvicinarsi della data di inizio della XXXVI edizione del torneo Beppe Viola, prevista per il 20 maggio, Andrea Di Giovanni, allenatore della Vis Aurelia, ci ha raccontato i suoi pensieri sulla manifestazione che andrà a giocare la squadra di Via Gioacchino Ventura.

Dopo aver raggiunto una posizione tranquilla in campionato, le attenzioni del mister bianco azzurro sono tutte per il torneo targato Sport in Oro, dipinto come un’occasione unica per il calcio romano.

 La Vis Aurelia ad oggi è ottava in campionato con 34 punti e viene da 5 risultati utili.

Come commenti il cammino svolto dai ragazzi fino ad ora?

“Abbiamo faticato un pochino all’inizio perché venivamo dal campionato provinciale e nessuno di noi aveva mai fatto un campionato regionale.

Abbiamo dovuto prendere le misure col campionato nuovo.

Dopo, nella seconda parte di stagione, è vero che siamo stati addirittura invischiati in zona retrocessione, ma piano piano, i ragazzi stati bravi a prendere il ritmo in un campionato più difficile.

Le qualità ci sono e questa è una buonissima squadra, infatti, stiamo andando molto meglio.

Nella seconda parte di stagione abbiamo subito solo tre gol, credo.

Questo significa che la difesa è migliorata moltissimo.

Siamo sicuramente più solidi, i risultati sono arrivati anche perché il gruppo è sicuramente all’altezza del campionato che stiamo facendo”.

Le ultime quattro partite che vi aspettano sono piuttosto difficili.

Quali saranno i vostri obiettivi per questo finale di campionato?

“Noi siamo tranquilli, abbiamo una buona classifica e quello che dobbiamo fare ora è divertirci e cercare di fare risultati positivi.

Non abbiamo grandi obiettivi e non abbiamo grosse problematiche, andremo in campo cercando di fare lo sgambetto al Montespacato e alla Totti Soccer School  e poi ci giocheremo le ultime due di campionato, il tutto con assoluta tranquillità, ma cercando di vincere tutte e quattro le partite.

Ripeto, non dobbiamo strappare pareggi o badare a fare punti”.

L’ultima partita si giocherà all’ombra del Beppe Viola.

Vi preparerete in modo diverso per questo torneo?

“Diciamo che se non ci fosse stato un impegno come il Beppe Viola, penso che i ragazzi avrebbero mollato un po’ nell’ultima parte di stagione.

Con la situazione di classifica tranquilla, avevo paura che gli stimoli venissero a mancare e ci saremo lasciati andare nell’ultima parte di stagione.

Invece, dobbiamo preparare un torneo così difficile, dove se non ci si prepara bene si rischia di fare figuracce perché il livello è altissimo.

I ragazzi sono carichi, lo vedo anche in allenamento in queste settimane in cui il campionato è fermo.

C’è un grande impegno da parte della squadra.

La società ha avuto la fortuna di essere inserita in questa manifestazione e, per questa categoria, è un torneo molto importante.

I ragazzi sembrava stessero mollando, invece hanno ritrovato gli stimoli giusti, anche se in allenamento.

Ci stiamo preparando al massimo perché l’impegno è prestigioso e non vogliamo assolutamente farci trovare sprovveduti”.

Alla luce di questo fermento e questa voglia di giocare al meglio, cosa si prova a far parte di una manifestazione come questa?

“Io ho già avuto l’occasione di farla con l’Olimpia qualche stagione fa, con i ragazzi del ’99.

È bellissimo perché in quel girone avevamo la Lodigiani e altre due squadre dell’Élite.

È piacevole perché ci si ritrova a giocare con tutte società importanti ed è un grande stimolo.

Non partecipiamo per vincere il torneo, ma sicuramente per fare bella figura e per cercare di produrre ottimi risultati.

Comunque, è una sensazione particolare perché, a questo livello, a Roma, non esiste nessuna competizione del genere.

Ci si ritrova in una realtà fantastica”.

Nel vostro girone ci sono anche Boreale Don Orione, Trastevere e Campus Eur.

Cosa ne pensi del vostro girone?

“Penso che tutti i gironi siano difficili.

Noi stavamo in quarta fascia quindi non mi aspettavo di avere un raggruppamento abbordabile.

Avremmo sicuramente incontrato un paio di squadre di Elite.

Ho visto le classifiche, il Trastevere lo conosco molto bene, lo allena mister Lucarelli che conosco personalmente e sono una squadra fortissima. Anche il Campus Eur sta facendo bene in campionato e la Boreale è sicuramente una buona squadra.

Non mi aspettavo un girone né più facile, né più difficile ma uno obbligato.

Non penso ci fossero margini per avere un girone più abbordabile o anche più tosto perché già questo è abbastanza arduo. Ancora di più sarebbe stato complicato”.

Le speranze di mister Di Giovanni per questa edizione del Beppe Viola?

“La speranza è scendere in campo e giocare le partite facendo buoni risultati, poi vediamo.

Noi speriamo di passare il turno.

Sappiamo che le realtà con cui ci confrontiamo sono molto importanti, ma ciò che conta è prepararci al meglio e non uscire mai dal campo rimproverandoci la prestazione.

Noi scenderemo in campo preparandoci al meglio, ma non so se avremo la possibilità di avere qualche prestito, la società ci sta lavorando. Sicuramente ci presenteremo in campo per giocarcela con tutti, poi quello che verrà sarà tutto di guadagnato.

Ripeto, l’importante è non uscire dal campo con rimpianti e rammarichi.

Un torneo del genere va affrontato a testa alta”.

Come ultima domanda, puoi svelarci quale sarà l’asso nella manica del Vis Aurelia per il Beppe Viola?

“Il gruppo.

I ragazzi si sono uniti e la squadra è solida.

Tornando ai prestiti, ho chiesto alla società di non andare a intaccare troppo il gruppo perché, questa è una squadra che ha ottime qualità e che è andata avanti ed è migliorata grazie all’aiuto di tutti i ragazzi.

Noi dobbiamo puntare sulla nostra solidità, sul gruppo e su quello che sappiamo fare.

Alcuni ragazzi li alleno da tre anni e abbiamo determinate certezze in campo che dovremo portarci dietro senza pensare di rivoluzionare tutto per il Beppe Viola, né a livello di giocatori né a livello di atteggiamenti in campo”.

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