Semifinali, atto II: Villalba – Ottavia, il coraggio di osare e sorprendere

adminBeppeviola 14/06/2018

OTTAVIA - VILLALBA

L’avrebbero previsto davvero in pochi, uno scontro così alle semifinali, ma Villalba ed Ottavia hanno avuto la forza ed il coraggio di osare e sorprendere tutti.

Adesso si ritrovano in semifinale al Beppe Viola, dopo aver eliminato avversari blasonati e prestigiosi. Conosciamole meglio.

Ottavia, dai semi ai fiori – La stagione dell’Ottavia è stata una bellissima promessa mantenuta. Promessa di diventare grandi, di crescere, di abbinare il gioco ai risultati.

Nel Girone A dei Giovanissimi Elite, i biancocelesti hanno disputato un campionato altamente al di sopra delle aspettative, camminando mano per mano con le prime della classe per almeno 2/3 della stagione. Tutto ciò da esordienti della categoria, dove l’Ottavia mancava da un bel po’.

Al primo anno in Elite del nuovo corso, i ragazzi di via delle Canossiane sono partiti forte con quattro vittorie consecutive (sei nelle prime sette), chiudendo con soltanto tre sconfitte interne.

Squadra continua per quasi tutta la stagione, l’Ottavia ha rallentato soltanto a cavallo fra 2017 e 2018: lì è sfumata la possibilità di sognare le finali, con Urbe, Savio e Ostiamare che hanno accelerato distanziando i biancocelesti ed il Ladispoli.

Una squadra organizzata e compatta, quella di Lorenzetti, quarta miglior difesa del campionato (24 reti subite) sebbene con pochi gol all’attivo, solo 38 nella stagione.

Con queste premesse, il Torneo Beppe Viola ha rappresentato il coronamento di una stagione ottima. Il Girone H della kermesse giovanile ha visto trionfare l’Ottavia: contro La Selcetta e Civitavecchia i biancocelesti hanno segnato un totale di ben dieci reti, una in più dell’Ostiamare. E’ così bastato il pareggio nello scontro diretto, con Celico (in prestito dal Frosinone) che ha fatto godere Lorenzetti e soci al 75′ siglando il gol del pareggio contro l’Ostiamare, estromettendo i lidensi per differenza reti nonostante l’arrivo congiunto a sette punti.

Ma il bello, evidentemente, doveva ancora venire: ai quarti di finale l’avversaria deputata è la Tor Tre Teste, ma di paura non se ne parla nello spogliatoio dell’Ottavia. I ragazzi di Lorenzetti scendono in campo cattivi ed aggressivi, la sbloccano con la punizione di Privitera (il migliore in campo) e raddoppiano con il terzino bomber Nicolanti, giunto alla terza marcatura. Finirà 2 – 1, un punteggio che porta l’Ottavia in semifinale e che la candida, seriamente, al titolo.

Villalba, orgoglio e pregiudizio – C’è chi li ha frettolosamente giudicati sparando a zero su di un gruppo che in campionato è retrocesso, ed è con l’orgoglio che i tiburtini stanno zittendo tutti quelli che li avevano criticati.

Certo, la stagione del Villalba non è stata proprio positiva, con una retrocessione all’attivo nello stesso girone dell’Ottavia, l’A, al termine di un doloroso play out perso per 1 – 0 in casa dello SFF Atletico.

Ma per larga parte del campionato, almeno fino a Marzo, i ragazzi di Burdo si sono trovati al di sopra della quota salvezza, sulla scorta di un buon girone di andata. Sono stati nefastamente decisivi gli ultimi due mesi di campionato, durante i quali non sono arrivate vittorie. La chiusura con il 3 – 0 all’ultima giornata non è bastata per disputare i play out in casa, ed i tiburtini si sono poi dovuti arrendere al gol di Picciano nel play out a Fregene.

Un crollo mentale, l’insicurezza, l’inesperienza dell’Elite (era il primo anno anche per il Villalba): questi i fattori decisivi di una retrocessione che, a Gennaio, non sembrava affatto preventivabile.

Ma la famiglia Scrocca ed il club tiburtino sanno far tesoro anche degli errori, e con un grosso lavoro psicologico hanno rimesso in piedi una squadra ferita, donandogli tranquillità ed anche un prestito importante come Di Giulio, quanto mai decisivo nel corso del Beppe Viola.

Dopo la sconfitta per 5 – 3 all’esordio contro il Savio, i tiburtini non hanno più sbagliato un colpo nel Girone D. Battuto l’Atletico, stesa in rimonta la Libertas Centocelle, la figuraccia del Savio contro l’Atletico 2000 ha consegnato il passaggio del turno ai tiburtini, che con 6 punti sono andati alle finali del Torneo Beppe Viola.

Contro la Boreale, altra splendida sorpresa di questo torneo, i tiburtini hanno saputo soffrire, hanno goduto di un po’ di fortuna sul palo di Fraticelli, ma poi hanno disputato una ripresa sensazionale, la migliore dell’anno. Zara, Di Marco e il portiere Chichi gli uomini chiave di quella sfida, giocatori di livello per qualità, carattere e sostanza.

Le parate del portierino hanno fermato Giardina Grifo mentre Zara e Di Marco affondavano le speranze dei viola, portando il Villalba a un traguardo storico: semifinale in tasca, orgoglio in alto e piccola vendetta su una stagione sfortunata e che ha punito al di là dei propri demeriti un gruppo buono nel complesso.

I precedenti, l’orizzonte – Due pareggi in campionato hanno testimoniato quanto equilibrio ci fosse fra le due formazioni. Sia all’andata che al ritorno della stagione regolare, Villalba e Ottavia hanno pareggiato per 1 – 1. Scorbutica la squadra di Burdo, che ha costretto l’Ottavia con le unghie e i denti a due pareggi.

Adesso però si riparte da zero, si resetta tutto. Rimane inalterato soltanto l’entusiasmo con cui le due squadre sono arrivate alle finali. Un entusiasmo che promette grande spettacolo nella seconda delle due semifinali del torneo: chi vince, sfiderà una fra Urbetevere e Lodigiani.

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